– Il Tribunale del Lavoro di Macerata ha emesso un’interessante sentenza nei confronti di una docente di scuola primaria che richiedeva il diritto della ricostruzione della carriera

Recupero scatti anzianità scuola, il diritto non va in prescrizione

Una sentenza del Tribunale di Macerata – Torna all’indice ^

 

Il Tribunale del Lavoro di Macerata ha emesso un’interessante sentenza nei confronti di una docente di scuola primaria che richiedeva il diritto della ricostruzione della carriera, diritto non riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione.

Il Ministero dell’Istruzione ha motivato le ragioni dell’opposizione prima di tutto perchè la docente in questione non avrebbe mai presentato la richiesta di ricostruzione carriera e in secondo luogo perchè essendo trascorsi dieci anni da quando era possibile presentare domanda, questo diritto era caduto in prescrizione.

ripristino scatti di anzianità

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Il giudice del Lavoro di Macerata ha rigettato la tesi del Ministero dell’Istruzione poiché per giurisprudenza consolidata in Cassazione, l’anzianità di servizio del lavoratore, presupposto per il conseguimento di diritti quali gli scatti di anzianità, si configura un mero fatto giuridico, che non ricade sotto il regime della prescrizione.

Nella sentenza il Tribunale del Lavoro ha condannato il Ministero ad emanare il decreto di ricostruzione di carriera in favore della docente che ha presentato ricorso; in questo decreto dovranno essere inclusi tutti gli anni di servizio utili alla carriera, quindi anche gli anni di servizio a tempo determinato, e a riconoscere le differenze stipendiali per il periodo pregresso nei limiti della prescrizione quinquennale.

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Come controllare gli scatti di anzianità?
Essere consapevoli del proprio scatto di anzianità è importante per avere una carriera scolastica soddisfacente. Per monitorare i propri scatti di anzianità, è necessario comprendere il significato di ciascuno e come applicarlo al curriculum.

Uno scatto di anzianità è un aumento della retribuzione che viene dato a un insegnante in base all’anzianità lavorativa. Questi aumenti vengono concessi ogni anno, solitamente nell’arco di sette anni. Questo incremento costante può contribuire ad aumentare il salario complessivo dell’insegnante durante l’arco della sua carriera scolastica.

Per controllare il proprio scatto di anzianità è necessario prima verificare la propria posizione nella scuola. I docenti devono sapere quanti anni hanno lavorato nella stessa istituzione scolastica e quante ore hanno insegnato durante l’anno precedente per determinare quale è il loro punteggio corrente.

Una volta stabilito questo punteggio, è possibile controllare le ultime notizie riguardanti gli scatti di anzianità per assicurarsi che siano stati aggiornati correttamente.

È importante ricordare che non tutti gli stati hanno lo stesso tipo di regole riguardo gli scatti di anzianità, quindi i docenti devono fare riferimento alle regole locali applicabili alla propria posizione prima di controllare le proprie anzianità.

Inoltre, cercare notizie aggiornate sugli scatti di anzianità può essere utile per sapere qual è la politica attualmente applicata nella propria istituzione scolastica e come cambierà nel prossimo futuro.

Come recuperare gli scatti di anzianità?

Per recuperare gli scatti di anzianità occorre prima di tutto verificare se l’istituto scolastico dove si è prestata la propria opera ha previsto tale possibilità. In caso positivo, è necessario contattare il dirigente scolastico o un responsabile dell’amministrazione per inoltrare una richiesta scritta.

In questa richiesta occorre indicare le proprie generalità, i dati relativi all’incarico svolto, la durata e l’importo dello stipendio percepito. Se si tratta di un incarico temporaneo, sarà necessario allegare anche una lettera di conferma rilasciata dal dirigente scolastico che attesti la copertura del periodo in questione.

Una volta inviata la richiesta, ci vorranno alcuni giorni affinché venga esaminata e presa in considerazione. Nel frattempo, è importante consultare con regolarità il sito web della propria istituzione scolastica, dove è possibile trovare le ultime notizie sull’argomento.

Se tutti i documenti sono stati correttamente compilati e presentati all’amministrazione, si riceveranno gli scatti di anzianità da parte dell’istituto scolastico nel giro di pochi giorni.

Come si vede lo scatto di anzianità?

L’aspetto dello scatto di anzianità ha un’importanza fondamentale per le persone che lavorano nel settore della scuola. Lo scatto, che avviene a seguito di un periodo di servizio, consente loro di avere un aumento nella retribuzione che dipende dall’anzianità di servizio e dalla posizione ricoperta.

Le ultime notizie parlano di importanti novità in materia, come l’introduzione di una progressione nello scatto, definito anche “scala mobile”.

Tale innovazione rappresenta un passo in avanti sostanziale per le persone che lavorano nella scuola, poiché è possibile ottenere un aumento salariale più sostanzioso rispetto al passato.

Inoltre, vengono introdotte nuove forme di incentivi legate all’efficienza del personale.

Tutte queste misure sono state introdotte al fine di contribuire ad assicurare un adeguato livello retributivo ai lavoratori della scuola e quindi migliorare la qualità dell’istruzione erogata.

Come si calcola l'anzianità di servizio nella scuola?
Come calcolare l’anzianità di servizio nella scuola è una domanda che si pongono molti insegnanti.

Per determinare l’anzianità di servizio in una scuola, vanno considerati i periodi di servizio retribuiti e non retribuiti. La retribuzione include qualsiasi forma di pagamento da parte dell’istituto scolastico per la prestazione di servizio, come ad esempio lo stipendio o la borsa di studio.

I periodi non retribuiti includono i congedi per malattia, maternità o ferie. Per avere diritto a un aumento nella busta paga annuale, l’insegnante deve aver raggiunto un certo numero di anni di servizio. Ad esempio, dopo cinque anni di servizio ininterrotto, l’insegnante ha diritto al sesto mese aggiuntivo.

Questo viene anche chiamato “premio” per l’anzianità ed è cumulativo. Se un insegnante ha otto anni di servizio continuativo, allora avrà diritto a sei mesi aggiuntivi oltre al premio per cinque anni.

Come si calcola la ricostruzione di carriera docenti?

La ricostruzione di carriera dei docenti è una procedura che ha come obiettivo quello di calcolare la retribuzione legata ai servizi prestati in precedenza. Tale procedura è regolata dal Decreto interministeriale n. 270 del 22/12/2012 che disciplina le modalità di riconoscimento delle anzianità maturate.

In particolare, il decreto prevede che i docenti possano ottenere un incremento del proprio trattamento economico e pensionistico in base a tre fattori: servizio prestato, anzianità lavorativa e qualifica raggiunta. Inoltre, la ricostruzione di carriera viene effettuata all’inizio di ogni anno solare sulla base dell’ultima busta paga ricevuta prima dell’anno considerato.

Il calcolo della ricostruzione di carriera prevede l’accantonamento di un importo pari al 5% della retribuzione per ogni anno di servizio prestato, fino ad un massimo di 15 anni. Quindi, l’importo accumulato viene moltiplicato per un coefficiente stabilito in base alla qualifica raggiunta dal docente.

Per quanto riguarda l’anzianità lavorativa, essa viene conteggiata in base a due criteri: gli anni scolastici (anni di servizio effettivamente svolti) e gli anni naturali (anni trascorsi dalla data del primo incarico).

In conclusione, la ricostruzione di carriera è un processo che consente ai docenti di ottenere un aumento della retribuzione in base al servizio effettivamente prestato, all’anzianità lavorativa accumulata e alla qualifica raggiunta.

Come vengono calcolati gli anni di preruolo?
Per quanto riguarda il calcolo degli anni di preruolo per il personale docente, lo stesso vale a partire dal 1° settembre 2000, anno in cui è stato introdotto il sistema di ‘Carriere e Mobilità’.

In base al decreto legislativo 59/2017, per ogni anno lavorativo si conteggiano 12 mesi, indipendentemente dal numero effettivo di giornate lavorative prestate.

Quindi, un docente che abbia lavorato 10 anni e mezzo avrà diritto a un preruolo pari a 120 mesi (10 anni x 12 mesi).

Nel caso in cui un docente abbia prestato servizio in più scuole nel medesimo anno scolastico, gli anni di preruolo vengono conteggiati sulla base dell’orario complessivo svolto.

Assistenza legale alle Imprese

Informazioni sull'Autore

Avv. Antonio Polenzani

Avvocato giuslavorista, si occupa di diritto del lavoro e previdenziale in ambito pubblico e privato. Grazie ad una rigorosa analisi delle dinamiche che caratterizzano il mondo del lavoro riesce a garantire una consulenza altamente professionale, fornendo soluzioni pragmatiche e soddisfacenti.

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