– I docenti godono di una serie di scatti di anzianità che possono variare a seconda della natura del contratto.

Scatti anzianità docenti

Ti Trovi in: Home 9 Diritto del lavoro 9 Gli scatti di anzianità dei docenti: una panoramica

Cosa sono e come funzionano gli scatti di anzianità dei docentiTorna all’indice ^

Gli scatti di anzianità rappresentano momenti in cui un insegnante ha diritto a una retribuzione più elevata in virtù della sua fedeltà al posto di lavoro per un certo numero di anni.

Si tratta di una sorta di “premio fedeltà” che riconosce uno stipendio maggiorato in base all’anzianità di servizio.

Per gli insegnanti, gli scatti di anzianità avvengono ogni 5 anni se hanno accumulato fino a 20 anni di servizio, e ogni 6 anni se hanno superato i 20 anni di servizio.

Questo aumento dello stipendio varia a seconda del livello di insegnamento, includendo la scuola dell’infanzia, la primaria, la scuola media e la scuola superiore.

scatti anzianità docenti

Scatti di anzianità docenti scuola dell’Infanzia e primariaTorna all’indice ^

Gli insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria possono beneficiare degli scatti di anzianità, che comportano un aumento dello stipendio in base al numero di anni di servizio accumulati. Di seguito un riepilogo degli aumenti salariali:

  • Da 9 a 14 anni di servizio: +177,48 euro
  • Da 15 a 20 anni di servizio: +333,98 euro
  • Da 21 a 27 anni di servizio: +485,86 euro
  • Da 28 a 34 anni di servizio: +635,71 euro
  • Da 35 anni in poi: +747,31 euro

Il nuovo stipendio entra in vigore il primo giorno del mese successivo alla data dello scatto di anzianità.

Scatti di anzianità docenti Scuola Secondaria di primo grado (Scuola Media) Torna all’indice ^

Per gli insegnanti di scuola secondaria di primo grado sono previsti i seguenti scatti di anzianità:

  • Da 9 a 14 anni di servizio: +205,96 euro
  • Da 15 a 20 anni di servizio: +387,50 euro
  • Da 21 a 27 anni di servizio: +563,80 euro
  • Da 28 a 34 anni di servizio: +736,73 euro
  • Da 35 anni in poi: +864,90 euro


Il nuovo stipendio entra in vigore il primo giorno del mese successivo alla data dello scatto di anzianità.

Ad esempio, se si raggiungono ventuno anni di anzianità il 10 aprile, lo stipendio aumenterà a partire da maggio.

scatti anzianità insegnanti

Scatti di anzianità docenti Scuola Secondaria di secondo grado (Scuole Superiori) Torna all’indice ^

Per gli insegnanti di scuola secondaria di secondo grado (scuola superiore), sono previsti i seguenti scatti di anzianità:

  • Da 9 a 14 anni di servizio: +257,44 euro
  • Da 15 a 20 anni di servizio: +452,87 euro
  • Da 21 a 27 anni di servizio: +701,81 euro
  • Da 28 a 34 anni di servizio: +864,90 euro
  • Da 35 anni in poi: +994,91 euro


Il nuovo stipendio entra in vigore il primo giorno del mese successivo alla data dello scatto di anzianità.

Ad esempio, se si raggiungono ventotto anni di anzianità il 4 ottobre, lo stipendi aumenterà a partire da novembre.

Scatti di anzianità docenti precari (supplenze)Torna all’indice ^

I docenti precari, ossia quelli assunti a tempo determinato (supplenti), hanno diritto agli stessi scatti di anzianità garantiti agli insegnanti assunti a tempo indeterminato.

Se l’amministrazione non riconosce questo diritto, è possibile presentare un ricorso e, se necessario, intentare una causa giudiziale per ottenere il riconoscimento degli scatti di anzianità e il risarcimento del danno subito.

Scatti di anzianità per docenti universitariTorna all’indice ^

I docenti universitari godono generalmente di uno stipendio superiore rispetto agli insegnanti di altri livelli, sia all’inizio della carriera che nei livelli più avanzati.

La determinazione delle retribuzioni varia a seconda dei diversi ruoli all’interno della facoltà e delle differenze tra Università pubbliche e private, queste ultime spesso offrono compensi più elevati.

In particolare, gli scatti di anzianità per i docenti universitari sono più frequenti rispetto agli insegnanti delle scuole di primo e secondo grado.

Secondo il sito del MIUR, i professori universitari delle facoltà pubbliche hanno il diritto a un aumento salariale ogni tre anni, quasi il doppio della frequenza prevista per gli insegnanti delle scuole di livello inferiore.

Nuove tabelle stipendiali ATA e docentiTorna all’indice ^

Sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale le nuove tabelle stipendiali 2023 con gli aumenti del personale ATA, suddivise per profilo di appartenenza e anzianità di servizio, e del personale docente.

La pubblicazione è stata accompagnata dal comunicato dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni: Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo ai principali aspetti del trattamento economico del personale del comparto Istruzione e Ricerca – 2019/2021.

Per beneficiare degli scatti di anzianità, i docenti devono essere in possesso di tutti i requisiti richiesti dalle normative vigenti.

Domande frequentiTorna all’indice ^

Quando si ha lo scatto di anzianità?

Gli scatti di anzianità rappresentano un elemento della retribuzione legato all’esperienza lavorativa del dipendente presso la stessa azienda.

Si tratta di aumenti periodici in busta paga, previsti dai Contratti Collettivi Nazionali (CCNL), che riconoscono al lavoratore una forma di gratificazione per i suoi anni di servizio.

La frequenza di tali aumenti varia a seconda del contratto collettivo applicato, potendo avvenire ogni due, tre o quattro anni.

Come controllare gli scatti di anzianità?
Gli scatti di anzianità sono una componente della retribuzione fissa e continuativa, indicati nel cedolino insieme alla paga base e all’indennità di contingenza.

Essi contribuiscono a determinare il totale spettante nel mese, utilizzato per calcolare la retribuzione mensile, giornaliera e oraria del lavoratore.

La retribuzione oraria viene calcolata dividendola per il divisore stabilito dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL), come ad esempio il divisore 172 o 168.

Perché non ho gli scatti di anzianità?
Tutti i lavoratori hanno il diritto di ricevere scatti di anzianità dopo un determinato periodo di impiego presso la stessa azienda.

Se, nonostante l’anzianità di servizio, non si riscontra tale voce nella busta paga, potrebbe significare che il datore di lavoro non sta rispettando quanto stabilito dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL).

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Informazioni sull'Autore

Avv. Antonio Polenzani

Avvocato giuslavorista, si occupa di diritto del lavoro e previdenziale in ambito pubblico e privato. Grazie ad una rigorosa analisi delle dinamiche che caratterizzano il mondo del lavoro riesce a garantire una consulenza altamente professionale, fornendo soluzioni pragmatiche e soddisfacenti.

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