Scatti anzianità docenti
Quali sono gli scatti di anzianità dei docenti?
I docenti godono di una serie di scatti di anzianità che possono variare a seconda della natura del contratto e della tipologia di scuola in cui prestano servizio.
In generale, gli scatti di anzianità per i docenti sono legati al servizio svolto e alla titolarità sul posto. La frequenza degli scatti è annuale, con incrementi salariali che variano in base al servizio reso.
Scatti di anzianità per i professori ordinari, associati e a contratto
Per le supplenze fino a 5 anni, il riconoscimento salariale è del 2,90%, e per quelle superiori a 5 anni, l’incremento salariale è del 5%.
In generale, ogni scatto dura un anno ed è incrementato alla fine dell’anno accademico.
Calcolo degli scatti di anzianità per i docenti
In base al livello raggiunto e all’importo tabellare previsto per esso, si determinano gli scatti da applicare al salario del docente.
Il numero massimo di scatti che un docente può accumulare è di dodici. Quando un docente raggiunge l’ultimo scatto, il suo salario non cambia più.
Nuove tabelle stipendiali ATA e docenti
Per beneficiare degli scatti di anzianità, i docenti devono essere in possesso di tutti i requisiti richiesti dalle normative vigenti.
Recapiti
Alcuni approfondimenti in ambito Diritto del Lavoro
Il licenziamento per giustificato motivo soggettivo
Rappresenta una causa legittima che giustifica il recesso dal rapporto di lavoro che non dipende da fattori oggettivi, quali ad esempio la crisi aziendale o la ristrutturazione dell’organizzazione.
Il licenziamento per giusta causa
Attuare condotte particolarmente disdicevoli e gravi sotto il profilo disciplinare da parte del lavoratore può comportare l’adozione di un provvedimento di licenziamento per giusta causa.
TFR quando viene pagato
Quando viene pagato dipende dal tipo di contratto. Se il contratto è a tempo determinato, il TFR deve essere pagato entro 30 giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro.
Chi ha diritto al congedo per lutto
Chi ha diritto al congedo per lutto dipende dalla legislazione vigente nel paese in cui la persona vive. La legge riconosce il diritto a un periodo di assenza retribuito a seguito della morte di un familiare stretto, come un coniuge, un figlio, un genitore o un fratello.