– I pagamenti dell’assegno unico per le famiglie con figli a carico sono iniziati il primo giugno 2020.

Pagamenti assegno unico per figli a carico.

Quando iniziano i pagamenti dell’assegno unico?

I pagamenti dell’assegno unico per le famiglie con figli a carico sono iniziati il primo giugno 2020.

Il bonus, introdotto dal Decreto Rilancio, è rivolto a tutti i nuclei familiari con ISEE fino a 40.000 euro che hanno almeno un figlio minore nato o adottato entro il 31 dicembre 2019.

L’importo complessivo del bonus può variare da un minimo di 80 a un massimo di 1.200 euro per ciascun figlio a carico. L’assegno unico è stato esteso anche alle famiglie con ISEE fino a 60.000 euro.

In questo caso l’importo si aggira intorno a 400 euro per figlio, con un massimo di 800 euro per nuclei con più figli.

I pagamenti saranno effettuati direttamente su conti correnti o libretti postali, oppure tramite bonifico bancario o postale.

Come sollecitare l’assegno unico?

Per sollecitare l’assegno unico è importante seguire i passi corretti. Innanzitutto, è necessario recarsi presso un ufficio postale o un istituto bancario e compilare un modulo di richiesta di pagamento.

Una volta presentata la domanda, verrà processata ed è possibile che venga richiesto un documento di identità valido per la conferma dei dati.

Inoltre, è necessario fornire al personale amministrativo tutti i dati relativi alla prestazione richiesta, come ad esempio il codice fiscale, il numero di pratica e l’importo dell’assegno.

Se gli importi sono maggiori rispetto a quelli previsti dalla legge, sarà necessario presentare anche una dichiarazione di reddito per dimostrare l’idoneità al beneficio.

Una volta completati tutti i documenti necessari, si può procedere con la richiesta dell’assegno. Per farlo è necessario contattare l’amministrazione competente in merito all’assegno ed esibire tutti i documenti in possesso, come ad esempio il modulo di richiesta e la dichiarazione reddituale se prevista.

Infine, se l’amministrazione competente non risponde alla richiesta entro un periodo ragionevole, è possibile sollecitare ulteriormente inviando un fax o una raccomandata con ricevuta di ritorno al funzionario incaricato del procedimento.

In tal modo si potrà avere maggiore certezza di ricevere l’assegno in tempi più brevi.

Come vedere pagamenti assegno unico?

 

Per verificare lo stato dei pagamenti dell’assegno unico è possibile utilizzare l’applicazione web ufficiale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

La procedura è relativamente semplice: innanzitutto, è necessario creare un account sulla piattaforma. Una volta effettuato l’accesso, bisogna selezionare la sezione “Assegni Familiari” e quindi la sottosezione “Pagamenti”.

A questo punto sarà possibile visualizzare lo stato dei pagamenti effettuati, con la data di emissione, la banca presso cui sono stati versati e l’importo. Inoltre, si potranno anche scaricare le ricevute di pagamento ed eventualmente stamparle per conservarne una copia.

Se si riscontrano eventuali problemi o anomalie nella consultazione dello stato dei pagamenti, è consigliabile contattare il servizio clienti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Assegno Unico 2023 – i nuovi importi

Gli importi mensili dell’assegno unico per figli a carico variano sulla base della situazione economica familiare, cioè in base all’indicatore ISEE, e in particolare saranno di

> 175 € per figli minorenni, con un Isee 2022 fino a 15.000 €;
> in caso di Isee maggiore, l’assegno si ridurrà progressivamente fino a 50 €;
> 85 € per i figli maggiorenni fino al compimento del 21° anno di età, con un Isee relativo al 2022 fino a 15.000 €.

Tale importo si ridurrà gradualmente in caso di Isee più alto, fino a raggiungere i 25 € mensili.

Sono previste delle maggiorazioni dell’importo dell’assegno unico familiare nei casi seguenti:

> ogni figlio successivo al secondo;
> presenza nel nucleo di figli non autosufficienti, con disabilità grave e media (senza limiti di età);
> mamme con meno di 21 anni di età;
> genitori entrambi titolari di reddito da lavoro;
> famiglie con Isee non maggiore di 25.000 € (fino al 2024).

Arretrati assegno unico: quando arrivano e a chi spettano

Se l’ISEE è stato presentato entro il 30 giugno 2022, viene riconosciuta una rivalutazione a partire dal 1° marzo;

Se l’ISEE è stato presentato dopo il 30 giugno 2023, la rivalutazione si applica solo a partire dalla mensilità di luglio.

Un’altra situazione riguarda i titolari del reddito di cittadinanza che hanno dovuto compilare il modello RdC/Com/AU, arrivato solamente da giugno 2022.

Alcune famiglie, in seguito ai ritardi nell’adozione del modulo, potrebbero aver beneficiato di importi più bassi di assegno unico nei mesi precedenti a giugno (marzo, aprile, maggio e giugno): per questo motivo, in sede di conguaglio, verranno corrisposti gli arretrati spettanti.

assegno unico genitori separati

Le date dei pagamenti del mese di marzo 2023

Secondo il calendario dei pagamenti INPS le date dovrebbero essere le seguenti:

• Entro il 14 marzo 2023 sono in arrivo gli arretrati dell’assegno unico relativi al mese di febbraio.
• Dal 14 al 31 marzo 2023, invece, sono previsti i pagamenti dell’assegno unico relativi al mese corrente:.
• I titolari del reddito di cittadinanza riceveranno l’integrazione assegno unico a partire dal 28 marzo 2023.

Nel mese di marzo sono attesi anche tutti gli aumenti e le rivalutazioni previsti dal Governo nella Legge di Bilancio 2023

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Informazioni sull'Autore

Avv. Antonio Polenzani

Avvocato giuslavorista, si occupa di diritto del lavoro e previdenziale in ambito pubblico e privato. Grazie ad una rigorosa analisi delle dinamiche che caratterizzano il mondo del lavoro riesce a garantire una consulenza altamente professionale, fornendo soluzioni pragmatiche e soddisfacenti.

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