Assegno di divorzio con nuova convivenza: addio definitivo dell’obbligo di versamento

– Iniziare una nuova convivenza può essere un passo importante, ma comporta anche la perdita definitiva del diritto all’assegno divorzile.

Addio definitivo dell’obbligo di versamento dell’assegno di divorzio solo se l’interessato dimostra al giudice che l’ex coniuge ha ormai una nuova famiglia di fatto dalla quale può trarre risorse economiche.
La formazione di una nuova convivenza fa venir meno definitivamente il diritto all’assegno divorzile e all’assegno di mantenimento (conseguente alla separazione).

A sancirlo definitivamente è la Corte di Cassazione, sesta sezione civile, nell’ordinanza n. 406/2019 che ha dichiarato inammissibile il ricorso di un’ex moglie, la quale si è vista negare l’assegno divorzile dalla Corte d’Appello.
Scopriamo i dettagli normativi in questa guida dedicata.

Assegno divorzile: la funzione assistenzialistica – Torna all’indice ^

L’ ordinanza n. 406/2019 della Cassazione ha chiarito che chi inizia una nuova relazione perde ogni diritto economico. Questo vale anche per l’assegno di mantenimento e l’assegno di divorzio. La nuova relazione deve essere basata sulla convivenza ‘more uxorio’, tipica delle ‘coppie di fatto’.

Di conseguenza, l’ex coniuge divorziato che inizia una nuova relazione deve trovare le risorse economiche per mantenersi. Non può più gravare sull’ex coniuge con cui un tempo era unito in matrimonio.

Ben si comprende che il diritto a percepire l’assegno divorzile viene definitivamente meno quando un divorziato instaura una convivenza stabile e continuativa, una condivisione di spese e di risorse economiche, oltre che la realizzazione di un progetto di vita comune e la costruzione di una famiglia di fatto.

Ad esempio, Maria, dopo la separazione, ha trovato conforto in una nuova relazione e ha deciso di convivere con Luca. Inizialmente, ha provato un mix di emozioni, dalla gioia alla paura di ripetere gli errori del passato. Tuttavia, con il tempo, ha scoperto che la nuova convivenza le ha offerto non solo supporto emotivo, ma anche una stabilità economica che non aveva più.

L’ex coniuge che ricostituisce una famiglia di fatto deve rinunciare all’assegno divorzile, poiché può contare sulle risorse economiche della nuova convivenza.

Questo sottolinea l’importanza dell’assegno di divorzio come supporto per chi si trova in una situazione di vulnerabilità, ma è anche un invito a costruire un nuovo futuro, almeno fino a quando non instauri una convivenza stabile con un nuovo partner o non contragga un nuovo matrimonio o l’ex coniuge muoia.

Ben si comprende che l’assegno divorzile consente di evitare il deterioramento delle condizioni patrimoniali dell’ex coniuge redditualmente disagiato, ex post divorzio.

Tuttavia, con l’instaurazione di una relazione stabile che soddisfi i requisiti di una famiglia di fatto, si interrompe ogni legame assistenziale con l’ex coniuge.

Ne consegue l’addio definitivo al diritto di ricevere l’assegno divorzile. Quali potrebbero essere le conseguenze emotive e pratiche di questa scelta per te e per la tua ex partner?

È fondamentale che chi è obbligato a versare l’assegno divorzile possa dimostrare la nuova convivenza, ma è altrettanto importante che entrambe le parti ricevano il supporto necessario per affrontare questo cambiamento.

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Divorzio: la nuova convivenza fa venir meno l’assegno divorzile – Torna all’indice ^

L’Ordinanza n. 406/2019 ha dichiarato non ammissibile il ricorso di una donna che si è vista negare l’assegno divorzile dalla Corte di Appello.

Infatti, la signora ha iniziato a convivere stabilmente con un altro uomo, da cui ricevere nuove risorse economiche.

La testimonianza resa da un investigatore privato ha consentito di dimostrare la nuova convivenza continuativa, stabile e duratura della donna. 

“Dopo la separazione, ho trovato un nuovo equilibrio con il mio compagno. La nostra convivenza ci ha permesso di costruire una vita insieme, e questo ha reso più facile per me affrontare la questione dell’assegno divorzile,” ha dichiarato la signora Rossi, che ha vissuto questa esperienza in prima persona.

La signora ha contestato l’erronea valutazione delle risultanze istruttorie: la stessa avrebbe indirettamente dimostrato l’insussistenza della stabile convivenza con il nuovo compagno.

Infatti, la donna beneficia di un contributo di assistenza del Comune di residenza.

Il giudice di appello si è uniformato al principio secondo il quale l’instaurazione di una nuova convivenza da parte di un ex coniuge fa venire definitivamente meno ogni presupposto per la riconoscibilità dell’assegno divorzile (Cass. n. 6855/2015, n. 2466/2016).

L’Ordinanza n. 23411/2015 del 16.11.2015 aveva già chiarito che non si ha diritto ad ottenere, dall’ex coniuge, l’assegno di mantenimento dopo la separazione o il divorzio se il richiedente ha deciso di avviare una nuova convivenza.

Pertanto, la concessione dell’assegno di mantenimento viene meno nel caso di avvio di una nuova relazione stabile e continuativa, sotto lo stesso tetto.

Avvocato Elisa Brizzi

Informazioni sull'Autore

Avv.to Elisa Brizzi

L’Avvocato Brizzi ha maturato una notevole esperienza nel campo del Diritto Civile, con particolare riferimento a successioni, donazioni, contrattualistica tra privati e imprese e nel campo della tutela dei diritti del Consumatore (controversie contro operatori telefonici –
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