– Un caso di giurisprudenza
Rimborso causa ritardo aereo: una Sig.ra di Perugia vince la causa contro una compagnia
Quando, però, è possibile chiedere un risarcimento per un ritardo del volo aereo?
In questo articolo analizzeremo le possibilità e le principali sentenze che hanno affrontato il tema del rimborso al passeggero per ritardo del volo aereo.
La sentenza del Giudice di Pace – Torna all’indice ^
I familiari, che erano nel frattempo arrivati all’aeroporto di Roma furono costretti a tornare a Perugia per poi, dopo ore, ripartire nuovamente per riandare a riprenderla.
In seguito, veniva rimborsata solo parzialmente e solo dietro diffida del legale, e non risarcito il danno conseguente al ritardo del volo.
Grazie al Giudice di Pace di Perugia, invece, la Sig.ra ha ottenuto una sentenza che condanna la compagnia aerea al risarcimento di ulteriori 400,00 euro a titolo di compensazione pecuniaria, oltre al rimborso di 150,00 euro quale costo dovuto per il doppio viaggio Perugia – Roma.
Una sentenza, quindi, che stabilisce un rimborso in denaro per il volo in ritardo e le conseguenze che questo ha provocato alla signora e, nel caso in esame, ai suoi familiari.
Corte di Cassazione: Sentenza nr. 1584/18 sull’onere della prova del passeggero per richiedere il rimborso per il ritardo di un volo aereo – Torna all’indice ^
Anche la Corte di Cassazione si è pronunciata in merito alla questione ritardi degli aerei e dell’eventuale rimborso con una sentenza che ancora oggi rappresenta un punto di riferimento importante sul tema.
I fatti in sintesi:
Un passeggero conveniva in giudizio una compagnia aerea chiedendo la condanna alla compensazione pecuniaria, nonché il risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale, a seguito del ritardo di 4 ore del volo aereo. La domanda veniva rigettata in ambedue i gradi di giudizio ed il passeggero ricorreva in Cassazione.
La decisione:
La questione di diritto concerne l’onere probatorio gravante sul passeggero, ossia se questi passo limitarsi a provare l’esistenza del contratto di trasporto (ovvero l’avvenuto acquisto del biglietto aereo) e solo allegare il ritardo del volo, oppure se egli sia onerato di fornire la prova piena anche di questo secondo elemento, gravando sul vettore il solo onere della prova liberatoria.
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 1584/18, ha ritenuto che il passeggero che agisca per il risarcimento del danno derivante da negato imbarco o dal ritardo dell’aereo deve fornire solo il biglietto di viaggio o similare potendosi poi limitare alla mera allegazione dell’inadempimento del vettore; spetta invece al vettore convenuto in giudizio dimostrare l’avvenuto adempimento.
La portata della sentenza emessa è importante perché sono stati riconosciuti i diritti minimi dei passeggeri previsti dal diritto dell’Unione Europea in caso di negato imbarco, di cancellazione del volo o di ritardo prolungato.
Richiesta rimborso volo aereo in ritardo: Procedura prevista dallo European Small Claims (controversie di modeste entità) – Torna all’indice ^
Vi è la possibilità di optare per il procedimento europeo previsto per controversie di modeste entità come nel caso della richiesta di rimborso per ritardo degli aerei.
Con questa procedura il processo è veloce, snello e l’eventuale sentenza di condanna si applica immediatamente presso tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea, senza che sia necessaria una dichiarazione di esecutività e senza che sia possibile opporsi al suo riconoscimento.
Come si attiva? È sufficiente la semplice compilazione di un modulo, anziché dell’atto di citazione previsto dal codice di procedura civile italiano.
Numeroso è, ancora, il numero di persone il cui volo viene cancellato senza preavviso o subisce ritardi prolungati, come anche a coloro a cui viene negato l’imbarco.
Grazie a queste normative europee, le multinazionali del settore non potranno ignorare i diritti dei passeggeri, e, più in generale, dei consumatori, quasi sempre scoraggiati dall’intentare cause contro aziende con sedi legali all’estero.
Consegna del bagaglio in ritardo al rientro a casa: il diritto al mini risarcimento – Torna all’indice ^
Il caso:
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso di una compagnia aerea che si rifiutava di rimborsare le spese di una passeggera, quantificate in 115 euro, sostenute per acquistare creme e altri oggetti di prima necessità non consegnati insieme alla valigia smarrita durante il viaggio di ritorno da San Pietroburgo a Roma.
La compagnia aerea riteneva infatti che non ci fossero prove sufficienti a dimostrare che queste spese fossero legate alla mancata consegna del bagaglio.
La Corte di Cassazione ha invece confermato che gli scontrini e la testimonianza di un’amica della signora erano sufficienti per dimostrare il nesso causale tra la mancata consegna del bagaglio e le spese sostenute.
Nel caso in cui il bagaglio venga perso, distrutto, danneggiato o consegnato in ritardo durante un viaggio che non è di ritorno a casa, l’ammontare del risarcimento può variare a seconda delle circostanze.
Tuttavia, se il passeggero dichiara un interesse speciale per il proprio bagaglio al momento della consegna e paga una tassa supplementare, il vettore deve rimborsare l’intera somma dichiarata a meno che non provi che questa era superiore all’interesse reale del passeggero alla consegna del bagaglio a destinazione.
Se l’oggetto mancante è essenziale per la vacanza o per un appuntamento di lavoro importante, il tetto massimo dell’indennità previsto dalla Convenzione di Montreal (articolo 22) è di 1000 euro.
Domande frequenti – Torna all’indice ^
Quando si ha diritto a risarcimento per ritardo aereo?
Secondo le disposizioni normative vigenti nell’Unione europea relative ai diritti dei passeggeri nel settore del trasporto aereo, i viaggiatori che si trovano ad affrontare un ritardo nell’ambito di un volo all’interno del territorio dell’Unione possono godere di importanti prerogative legali.
Infatti, tali passeggeri hanno il diritto di ricevere un adeguato risarcimento, il cui importo varia tra i 250 e i 600 euro, a seconda delle circostanze specifiche, oltre a beneficiare di servizi di assistenza forniti direttamente presso l’aeroporto.
La normativa dell’Unione europea, che tutela i diritti dei passeggeri nel contesto del trasporto aereo, impone alle compagnie aeree l’obbligo di corrispondere un risarcimento economico qualora si verifichi un ritardo che superi le tre ore.
Tuttavia, è importante sottolineare che la responsabilità diretta del ritardo deve essere imputabile alla compagnia aerea stessa, affinché il passeggero possa beneficiare di tali diritti e richiedere il risarcimento previsto dalla legge.
Questa normativa rappresenta un importante strumento di tutela per i passeggeri, in quanto garantisce loro una compensazione finanziaria adeguata nel caso in cui si verifichino inconvenienti dovuti a ritardi prolungati nell’ambito dei voli.
In tal modo, viene riconosciuta l’importanza di garantire un elevato standard di qualità e puntualità nel trasporto aereo, nonché il diritto dei passeggeri a essere trattati equamente e a essere compensati in caso di ritardi imputabili alla compagnia aerea.
Quali diritti spettano al passeggero in caso di ritardo del volo aereo in aeroporto?
Il passeggero ha diritto all’assistenza in aeroporto in caso di ritardo del volo aereo.
Nel dettaglio:
• tratte brevi fino a 1500 km: per attese di 2 o più ore spettano gratuitamente bevande e snack oltre all’accesso alla mail o fax e due telefonate;
• tratte medie tra 1500 e 3500 km: per attese di 3 o più ore spettano gratuitamente bevande e pasti oltre all’accesso alla mail o fax e due telefonate;
• tratte lunghe, oltre i 3500 km: per attese di 4 o più ore spettano gratuitamente bevande e pasti oltre all’accesso alla mail o fax e due telefonate.
Se la partenza è rinviata al giorno successivo, al passeggero spetta il pernottamento in hotel a spese della compagnia aerea oltre al trasferimento tra l’hotel e l’aeroporto.
Quali diritti ha il passeggero in caso di cancellazione del volo non causata da circostanze eccezionali?
Il Regolamento (CE) n. 261/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea disciplina in maniera dettagliata i diritti dei passeggeri in caso di cancellazione del volo, ritardo prolungato o negazione dell’imbarco a causa di overbooking.
Questo fondamentale provvedimento normativo prevede una serie di misure volte a garantire una compensazione pecuniaria e un’adeguata assistenza ai passeggeri interessati.
In conformità con quanto stabilito dal suddetto regolamento, la compagnia aerea è tenuta ad adempiere a una serie di obblighi al fine di assicurare il benessere dei passeggeri in situazioni di disagio, come quelle precedentemente menzionate. Tra i principali doveri della compagnia aerea figurano:
- Fornitura di buoni per l’acquisto di bevande e/o snack: Durante il periodo di attesa, la compagnia aerea deve offrire ai passeggeri interessati dei buoni che consentano l’acquisto di bevande e/o snack per garantire un minimo di comfort durante l’attesa prolungata.
- Rimborso del costo del biglietto: Nel caso in cui il ritardo del volo superi le tre ore o si verifichi una cancellazione, la compagnia aerea è tenuta a rimborsare il costo del biglietto ai passeggeri interessati.
- Fornitura di alloggio: Qualora il ritardo del volo sia considerevole o si verifichi una cancellazione, la compagnia aerea deve provvedere al pernottamento dei passeggeri in un alloggio adeguato. Tale disposizione è finalizzata a garantire un adeguato riposo durante l’attesa prolungata o in caso di necessità di trattenimento durante la notte.
- Trasporto verso l’alloggio: La compagnia aerea è responsabile di fornire il trasporto dei passeggeri interessati verso l’alloggio in cui trascorreranno la notte. Questa misura è volta a garantire che i passeggeri raggiungano la loro destinazione finale senza ulteriori inconvenienti.
- Informazioni sul volo alternativo o sulle possibili modifiche: La compagnia aerea è tenuta ad informare tempestivamente i passeggeri riguardo ai voli alternativi disponibili o a eventuali cambiamenti di itinerario. Questo permette ai passeggeri di prendere le decisioni adeguate e di pianificare di conseguenza.
Quali sono i documenti da presentare per chiedere un rimborso per il ritardo di un volo aereo?
Per chiedere un rimborso in caso di volo aereo in ritardo dovrai avere:
• copia di un documento di identità.
• copia biglietto aereo o carta di imbarco dove sarà leggibile il numero del volo, la tratta e l’orario di partenza.
• descrizione dei fatti.
• eventuali spese extra (scontrini e fatture) sostenute a causa del ritardo del volo.
Quante ore di ritardo per rimborso volo?
In primo luogo, è importante notare che il rimborso si applica solo ai voli intracomunitari o a quelli intercontinentali e ai voli effettuati da compagnie dell’Unione Europea o da paesi esterni all’UE con accordi bilaterali con l’UE.
Per quanto riguarda il tempo di ritardo necessario per richiedere il rimborso è necessario che il volo subisca un ritardo superiore alle tre ore. È importante notare che questo tempo di attesa viene calcolato alla destinazione finale del passeggero e non alla partenza.
Inoltre, se il volo viene cancellato o se si verifica un overbooking, il passeggero ha diritto ad una compensazione economica che varia in base alla durata del ritardo e alla distanza del volo.
Infine, è importante sottolineare che la richiesta di rimborso deve essere fatta direttamente alla compagnia aerea entro due anni dalla data del volo. La compagnia ha poi 30 giorni di tempo per rispondere alla richiesta e fornire al passeggero una spiegazione dettagliata della decisione presa.
Come farsi rimborsare un volo cancellato?
Prima di inoltrare la richiesta di risarcimento, è consigliabile documentare tutti i dati relativi al volo cancellato come orario di partenza, destinazione e numero del volo. Inoltre, bisogna conservare una copia della prenotazione, della carta d’imbarco e delle ricevute originali.
Come fare reclamo per volo in ritardo?
Dovresti fornire informazioni sull’orario di arrivo previsto e sul tempo di ritardo reale. Inoltre, è necessario allegare la prova del biglietto aereo ed eventualmente documentazioni che attestino le spese aggiuntive sostenute a causa del ritardo.
La compagnia aerea ha l’obbligo di rispondere entro 90 giorni dalla ricezione della richiesta.
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