– Il risarcimento del danno per lesioni personali da incidente stradale è stato calmierato sino al 9% d’invalidità biologica.

Risarcimento danni sinistro stradale lesioni gravi

 

Il settore del risarcimento del danno per le lesioni personali subite è molto ampio ed il risarcimento stesso si differenzia tra risarcimento per danni da lesioni personali lievi, dette micro permanenti, risarcimento per danni da lesioni personali superiori al 9% e  risarcimento per danni per lesioni personali gravi, gravissime o macrolesioni.

Il risarcimento del danno per lesioni personali da incidente stradale è stato calmierato sino al 9% d’invalidità biologica, i cosidetti danni micropermanenti, per la quantificazione dei quali si dovrà necessariamente utilizzare la Tabella dettata dal Ministero della Salute, con Decreto del 3 luglio 2003, ovvero la Tabella delle menomazioni alla integrità psicofisica comprese tra 1 e 9 punti di invalidità, Pubblicata in Gazzetta Ufficiale n.211 del’11 settembre 2003.

Per la liquidazione del risarcimento dei danni per lesioni personali biologiche gravi o gravissime il legislatore sta varando una tabella calmierata simile a quella per il risarcimento del danno biologico per lesioni personali biologiche micropermanenti. Detta tabella per la liquidazione del risarcimento dei danni per lesioni biologiche personali gravi o gravissime da incidente stradale sostituirà le tabelle per la liquidazione dei danni biologici personali in uso attualmente che sono le tabelle previste dall’osservatorio della giustizia rispettivamente presso il tribunali di Milano e di Roma.

Tabella risarcimento danni incidente stradale

Le modalità per la presentazione della domanda di risarcimento – Torna all’indice ^

Per ottenere un adeguato risarcimento è necessario conoscere la normativa di riferimento, che disciplina le attività relative ai danni causati da incidenti stradali. In particolare, il Codice delle Assicurazioni Private (D.Lgs. n. 209 del 2005 e successivi aggiornamenti) e la normativa generale prevista dal Codice Civile sono i principali punti di riferimento da tenere in considerazione per quanto riguarda le disposizioni contrattuali in materia di assicurazioni.

Una volta formalizzata la denuncia all’assicurazione, è possibile avviare la procedura necessaria per ottenere un adeguato risarcimento per i danni subiti.

La richiesta di risarcimento va trasmessa mediante una lettera raccomandata con avviso di ricevimento (raccomandata a.r.) oppure una posta elettronica certificata (P.E.C.). Talvolta, la compagnia assicurativa mette a disposizione dei moduli precompilati per facilitare l’iter.

È indispensabile che la richiesta contenga una descrizione accurata dei soggetti e dei veicoli coinvolti (specificando le rispettive polizze assicurative), nonché una dettagliata relazione degli eventi che hanno portato al sinistro (data, ora, località ed eventuali modalità), dei danni e/o lesioni provocati, dei testimoni eventualmente presenti e delle Autorità che si sono recate sul posto; inoltre, il luogo in cui le cose danneggiate (auto o altro) sono a disposizione per essere visionate da un perito incaricato di valutare l’entità del danno.

Casi in cui il risarcimento può essere ridotto o negato – Torna all’indice ^

In caso di incidente stradale, se la vittima ha contribuito in modo sostanziale all’evento, ad esempio superando i limiti di velocità o guidando sotto l’influenza di alcol, il giudice può negare al richiedente il diritto a un risarcimento. Se la condotta della vittima è stata talmente scorretta da essere perseguita penalmente e condannata, non avrà alcun diritto al risarcimento.

Inoltre, se risultasse che la vittima ha alterato la realtà dei fatti per quanto concerne l’incidente, il diritto al risarcimento potrebbe essere negato. Per dimostrare tale menzogna è necessario produrre prove inconfutabili.


Un ultimo caso nel quale la negazione del risarcimento del danno da incidente stradale può essere disposta riguardo il caso in cui sia stata raggiunta una transazione tra le parti coinvolte nell’incidente o qualora sussistano dubbi sulla responsabilità dello stesso rispetto alle norme vigenti.

Gli istituti di garanzia che si occupano di verificare le richieste di risarcimento – Torna all’indice ^

Sono l’organizzazione deputata al controllo delle richieste di risarcimento avanzate dai cittadini, che assicura una gestione equa e corretta della problematica in linea con la legislazione vigente. In particolare, il Fondo di Garanzia offre la possibilità di un indennizzo ai danneggiati in incidenti stradali non coperti da assicurazioni adeguate.


Gli istituti possono effettuare controlli più approfonditi e complessi rispetto ad altre autorità competenti per verificare la legittimità dell’istanza di indennizzo e assicurarsi che sia conforme alla normativa vigente. Per garantire l’esattezza delle verifiche, richiedono informazioni dettagliate sulla domanda, sugli assicurati e sulla compagnia assicurativa coinvolta.

Gli Istituti di Garanzia ricoprono una funzione di fondamentale importanza nella ricomposizione dei rapporti tra l’assicurato e la compagnia assicurativa, contribuendo a stabilire un compromesso equo che eviti l’avvio di dispendiose e faticose cause legali per le due parti in causa.

Tempi necessari per l’ottenimento del risarcimento – Torna all’indice ^

Quando si chiede un risarcimento alla propria assicurazione, il limite temporale per l’accettazione della proposta di indennizzo è di 60 giorni per quanto riguarda i danni al veicolo o alle cose e di 90 giorni per i danni alla persona. Tuttavia, se i conducenti dei veicoli coinvolti sottoscrivono congiuntamente la constatazione amichevole dell’incidente, il termine si restringe a 30 giorni.

In merito ai danni alla persona, entro 90 giorni deve essere presentata una certificazione medica attestante la guarigione o l’assenza di postumi. In situazioni più articolate, quali controversie sulla responsabilità dell’accaduto o quando sono coinvolti più veicoli, il processo di liquidazione del risarcimento può essere più prolungato.

Per giungere ad una soluzione rapida della questione, l’ideale sarebbe affidarsi ad un avvocato esperto in grado di accelerare le procedure ed aumentare le probabilità di successo. In caso di documentazione incompleta, l’impresa assicurativa è tenuta ad indicare entro 30 giorni le informazioni necessarie per definire il sinistro. Una volta accettata la somma offerta, l’assicurazione dovrà provvedere al pagamento entro i 15 giorni successivi.

Se le condizioni rientrano in requisiti quali

> un incidente in cui sono coinvolti al massimo due veicoli,
> i soggetti coinvolti devono essere residenti in Italia e
> l’incidente deve essere avvenuto sul suolo italiano,

è possibile presentare domanda per il cosiddetto risarcimento diretto.

Tale procedura prevede che le parti coinvolte si assumano direttamente la responsabilità della riparazione dei danni subiti a causa dell’incidente senza coinvolgere intermediari. La rapida risoluzione delle controversie consente di evitare l’aggravio economico e l’onere burocratico che una procedura giudiziale comporterebbe.

Tuttavia, non è possibile applicare il risarcimento diretto qualora siano state provocate lesioni gravi (o morte) a persone e le lesioni non devono superare il 9% dell’invalidità permanente.

Domande frequenti – Torna all’indice ^

Cosa sono le lesioni macropermanenti?
Il calcolo del danno biologico rappresenta un aspetto fondamentale in ambito giuridico e medico-legale, in particolare, le lesioni macropermanenti rappresentano una delle conseguenze più gravi che possono verificarsi a seguito di un incidente.

Le lesioni macropermanenti sono quelle che determinano una riduzione permanente della capacità lavorativa o funzionale dell’individuo colpito. Si tratta di danni alla salute molto gravi che possono causare gravi limitazioni nella vita quotidiana della persona, impedendole di svolgere alcune attività o addirittura costringendola a dover rinunciare al lavoro.

La valutazione del danno biologico legato alle lesioni macropermanenti viene effettuata da un medico-legale esperto che si basa su criteri oggettivi, come la percentuale di invalidità riconosciuta dall’INPS, e soggettivi, come l’età dell’individuo colpito e il tipo di lavoro svolto.

Una volta stabilito l’ammontare del danno biologico, il giudice procede alla liquidazione del risarcimento economico dovuto alla vittima.

Tale indennizzo serve a coprire i danni subiti dall’individuo colpito e a garantirgli la possibilità di continuare ad avere una vita dignitosa nonostante le limitazioni fisiche causate da queste lesioni.

Come si calcola il danno biologico Macropermanenti?
Per calcolare il danno biologico macropermanente occorre innanzitutto eseguire una valutazione medica accurata, al fine di identificare le lesioni subite e la loro entità. Successivamente, occorre procedere con la quantificazione degli effetti permanenti sulle attività quotidiane della persona, come ad esempio la capacità lavorativa o le attività domestiche.

La valutazione del danno biologico macropermanente si avvale di apposite tabelle che permettono di stabilire l’entità del danno in relazione alle diverse situazioni. Tali tabelle tengono conto di diversi fattori, come l’età della persona alla data dell’evento lesivo, la professione svolta, il reddito e altri fattori specifici.

Una volta stabilita l’entità del danno occorre procedere con il calcolo del risarcimento dovuto alla persona lesa.
Tale risarcimento tiene conto delle spese mediche sostenute dalla persona, delle perdite economiche subite a causa dell’impossibilità di lavorare e delle altre conseguenze negative sulla qualità della vita.

Come si calcolano i punti di invalidità in un incidente stradale?
In caso di incidente stradale, il calcolo dei punti di invalidità viene effettuato con l’applicazione della Tabella per la Valutazione delle Lesioni da Incidente Stradale (TVLI). Tale tabella è stata definita dal Ministero della Salute e viene aggiornata ogni anno.

I punti di invalidità sono determinati in base alle lesioni riportate dal soggetto coinvolto nell’incidente. Ogni lesione ha un valore attribuito in base alla zona del corpo interessata, alla gravità del danno subito e alla tipologia di infortunio.

Una volta calcolati i punti di invalidità, questi vengono moltiplicati per un fattore che può variare da 1 a 5 a seconda delle circostanze in cui si è verificato l’incidente. Il risultato finale indica la percentuale di invalidità che il soggetto coinvolto nell’incidente ha subito.

È importante ricordare che i punti di invalidità non sono l’unico criterio per determinare i danni patrimoniali e personali causati da un incidente stradale. Saranno tenuti in considerazione anche altri fattori come le spese mediche sostenute, le spese legali e il tempo trascorso fuori dal lavoro a causa dell’infortunio.

Che invalidità danno le macro lesioni?
Le macrolesioni sono una delle conseguenze più gravi che si possano avere in seguito ad un incidente stradale, nonché una delle più frequenti. In generale, le macrolesioni sono danni permanenti all’organismo, che causano invalidità e disabilità temporanea o permanente, con ripercussioni sulla qualità della vita della persona coinvolta.

Secondo la legge italiana, in caso di incidente stradale con macrolesioni, è previsto un risarcimento economico commisurato all’invalidità permanente (IP) riconosciuta al soggetto coinvolto.

Di norma vengono riconosciute invalidità permanenti per lesioni come la perdita di arto superiore o inferiore, lesioni al viso o all’apparato cardiovascolare, lesioni a carico del sistema nervoso centrale con paralisi totale degli arti superiori o inferiori e lesioni a carico del sistema respiratorio con asportazione di organo polmonare.

Il risarcimento può variare da caso a caso ed è calcolato in base all’entità dell’invalidità permanente riconosciuta.

Il danno patrimoniale e non patrimoniale inflitto dall’incidente viene valutato dal giudice e dai consulenti tecnici di entrambe le parti coinvolte: il risarcimento economico viene poi stabilito sulla base della tabella AIFA (Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada).

Questa tabella indica l’importo esatto da corrispondere in caso di invalidità permanente riconosciuta.

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