Danno da decesso per infezione
– Deve essere considerata contratta in ospedale un’infezione che si manifesta non prima dei tre giorni successivi rispetto alla data del ricovero.
L’ importanza delle infezioni ospedaliere nel panorama della sanità pubblica italiana
Le infezioni nosocomiali: malattie contratte dagli ospiti in strutture sanitarie
È importante chiarire un aspetto. Secondo definizioni comuni in ambito medico, un’infezione è considerata ospedaliera quando si manifesta dopo almeno tre giorni dal ricovero. Questo criterio temporale serve a distinguere eventuali infezioni preesistenti da quelle che realmente sono state contratte durante il ricovero.
Le strutture sanitarie hanno l’obbligo di garantire un ambiente sicuro per i pazienti. Ciò implica il rispetto di rigorosi protocolli di sterilità e di pulizia, nonché il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale da parte del personale sanitario.
Le infezioni ospedaliere possono manifestarsi in vari modi. I tipi comuni includono infezioni del sito chirurgico, infezioni del sangue, infezioni gastrointestinali e infezioni del sistema respiratorio.
Dati statistici rivelano che molteplici pazienti contraggono infezioni respiratorie in ospedale, alle vie urinarie o in seguito a procedure chirurgiche, con percentuali che possono variare considerevolmente in base alla tipologia di intervento e alla condizione di salute del paziente.

In questo contesto, è utile sottolineare che le infezioni ospedaliere possono derivare non solo da errori di somministrazione delle cure, ma anche da fattori ambientali e comportamentali all’interno dell’ospedale stesso.
I principali fattori di rischio per le infezioni nosocomiali comprendono durata del ricovero, uso di cateteri e ventilatori, nonché la vulnerabilità del paziente dovuta a malattie pregresse.
Le implicazioni per la salute pubblica sono notevoli, vista la dimensione del problema, poiché queste infezioni possono portare a complicazioni gravi, prolungando i tempi di degenza e aumentando i costi sanitari.
La responsabilità delle strutture sanitarie in caso di infezioni nosocomiali è sostenuta da un quadro normativo ben definito.
- Codice Civile Italiano: L’articolo 2043 stabilisce il principio di responsabilità per fatto illecito, che include le malattie contratte in ambito ospedaliero.
La legge sulla sicurezza delle cure ha inoltre introdotto fattori di salvaguardia per garantire il diritto alla salute dei pazienti. Di conseguenza, le strutture sono tenute a dimostrare di aver adottato ogni precauzione necessaria per prevenire eventi avversi.
Misure di prevenzione raccomandate includono l’igiene delle mani, una pulizia rigorosa degli ambienti, e la formazione continua del personale sanitario sui protocolli di sicurezza.
Ogni paziente e i suoi familiari hanno il diritto di ricevere informazioni dettagliate sui rischi delle procedure mediche e sulle complicazioni legate alle infezioni ospedaliere, poiché comprendere questi aspetti è fondamentale per affrontare con serenità un momento già di per sé difficile.
Ad esempio, Maria, una giovane madre, ha contratto un’infezione durante un intervento chirurgico di routine.
Non era stata adeguatamente informata sui rischi e, dopo settimane di sofferenza, ha dovuto affrontare una lunga riabilitazione. La sua storia mette in luce l’importanza di una comunicazione chiara e trasparente tra pazienti e operatori sanitari.

Dopo aver consultato un legale, ha scoperto di avere diritto a un risarcimento per i danni subiti, il che le ha permesso di affrontare le spese mediche aggiuntive e di ricevere supporto psicologico.
Pertanto, il consenso informato è cruciale e rappresenta un diritto fondamentale che ogni paziente deve esercitare per proteggere la propria salute e i propri diritti. I pazienti devono essere messi nelle condizioni di comprendere non solo i benefici ma anche i rischi, tra cui la possibilità di contrarre infezioni durante il ricovero.
Per una maggiore comprensione della responsabilità civile nel settore sanitario, è utile citare normative specifiche. In aggiunta al Codice Civile, la Legge 24/2017, conosciuta come Legge Gelli-Bianco, introduce disposizioni relative alla responsabilità professionale degli operatori sanitari e delle strutture in cui operano.
Questo quadro normativo si prefigge di garantire non solo il risarcimento dei danni ma anche meccanismi di prevenzione e controllo, monitorati dalle autorità sanitarie competenti.
La legge garantisce che, in caso di infezioni contratte durante il ricovero, i familiari della vittima hanno il diritto di richiedere un risarcimento per danno da morte, un passo fondamentale per ottenere giustizia.
Questa disposizione riconosce l’importanza del legame affettivo che si instilla tra il paziente e i suoi congiunti, valorizzando il diritto alla salute in modo globale e articolato.
Per le famiglie di coloro che subiscono danni a causa di malattie nosocomiali, esistono precise procedure legali da seguire. Il primo passo è raccogliere tutta la documentazione medica pertinente, come risultati di analisi, cartelle cliniche e prove fotografiche.
Successivamente, è consigliabile consultare un avvocato esperto in responsabilità civile sanitaria per una valutazione preliminare. Infine, se si decide di procedere, è necessario presentare un ricorso all’autorità giudiziaria competente, prestando attenzione ai termini di prescrizione previsti dalla legge
Risultati di analisi, cartelle cliniche, e prove fotografiche possono costituire elementi vitali per avviare una causa.
Una volta eseguita la raccolta delle evidenze, il passo successivo è quello di consultare un legale esperto in responsabilità civile sanitaria.
Un avvocato esperto potrà offrire una valutazione preliminare dell’accaduto e indicare le probabilità di successo dell’azione legale.

È importante tenere presente che le spese processuali possono diventare consistenti, perciò la verifica di sostenibilità è un passaggio cruciale.
Infine, nel caso si decida di proseguire con la causa, la famiglia deve presentare un ricorso all’autorità giudiziaria competente, con particolare attenzione ai termini di prescrizione previsti dalla legge. Gli articoli 2946 e 2947 del Codice Civile specificano i termini entro i quali è possibile reclamare un risarcimento.
Conoscere questi dettagli è essenziale per evitare che il diritto al risarcimento venga compromesso da scadenze non rispettate.
L’argomento delle responsabilità sanitarie in caso di infezioni contratte in ospedale è complesso e sfaccettato. È fondamentale che i pazienti e i loro familiari siano informati sui loro diritti e sulle procedure da seguire in caso di malasanità.
Essere informati sulla legge e avere consapevolezza dei propri diritti è un passo fondamentale per tutelare non solo la propria salute, ma anche quella dei propri cari, e per affrontare con maggiore serenità le sfide che possono sorgere in ambito sanitario.
La leggibilità e l’accessibilità delle informazioni in questo ambito devono essere prioritari, affinché ogni paziente possa sentirsi al sicuro e protetto durante la propria esperienza nell’ambito sanitario.