Discriminazione sul lavoro
Ti sei mai chiesto se sei stato trattato ingiustamente sul lavoro?
La discriminazione diretta nel lavoro viene definita dalle direttive europee come quella situazione nella quale una persona è trattata meno favorevolmente, in base a un determinato fattore c.d. di rischio (discriminatorio), di quanto un’altra persona sarebbe trattata in una situazione analoga
Una puntuale e accurata ricostruzione del contesto è determinante. Essa aiuta a far emergere elementi da cui si possa desumere il collegamento. Questo collegamento riguarda il trattamento svantaggioso e la riconducibilità della condotta a un fattore di rischio.
Quando la giurisprudenza si è pronunciata, la configurabilità di una discriminazione lavorativa diretta è stata resa possibile dalla dimostrazione di un collegamento diretto tra il fattore di rischio e la condotta contestata.
Secondo uno studio condotto dalla Commissione Europea, il 20% dei lavoratori ha dichiarato di aver subito discriminazione sul posto di lavoro, evidenziando l’urgenza di affrontare questo problema.
Maria, una giovane donna di origine africana, è stata costantemente esclusa dalle riunioni importanti e non ha ricevuto promozioni, nonostante le sue eccellenti performance. La sua esperienza mette in luce come la discriminazione possa manifestarsi in modi sottili ma devastanti.
La discriminazione indiretta può essere definita come una previsione, una pratica apparentemente neutri (che non operano cioè una classificazione sulla base di un fattore c.d. di rischio) che può mettere le persone di una determinata razza, origine etnica, religione, disabili o che hanno una determinata età o un certo orientamento sessuale in una situazione di particolare svantaggio rispetto ad altre persone, a meno che la disposizione, il criterio o la pratica siano oggettivamente giustificati da una finalità legittima, e i mezzi impiegati per il suo conseguimento siano appropriati e necessari al raggiungimento del fine.

Domande frequenti
Che cosa si intende per discriminazione lavorativa?
La discriminazione sul luogo di lavoro si verifica quando un individuo o un gruppo riceve un trattamento sfavorevole per motivi come razza, religione, etnia, genere, orientamento sessuale o altre caratteristiche protette dalla legge, inclusi licenziamenti o mancati avanzamenti.
Secondo un rapporto del 2022, il 30% dei lavoratori ha segnalato di aver subito discriminazione sul lavoro, con il settore tecnologico che ha registrato il numero più alto di denunce.
La discriminazione può includere la cessazione di lavoro, mancata promozione, licenziamento o altri trattamenti discriminatori che pregiudicano la capacità del lavoratore di svolgere il proprio lavoro.
La discriminazione può essere intenzionale o non intenzionale ed è vietata da numerose leggi e regolamenti nazionali ed internazionali, con conseguenze legali che possono includere sanzioni pecuniarie, risarcimenti per danni e obbligo di reintegro del lavoratore discriminato.
Cosa fare in caso di discriminazione sul lavoro?
Se ti trovi a dover affrontare una situazione di discriminazione sul lavoro, sappi che non sei solo. La prima cosa da fare è contattare l’ufficio delle pari opportunità presso la tua azienda, dove potrai ricevere supporto e assistenza.
“È fondamentale non rimanere in silenzio,” affermano numerosi legali esperti in diritto del lavoro. “Ogni voce conta e può portare a un cambiamento.”
In alternativa, è possibile contattare direttamente un avvocato esperto in diritto del lavoro per discutere i propri diritti e come intraprendere una possibile azione legale.
È inoltre consigliabile informare le organizzazioni sindacali o altri gruppi di difesa dei diritti dei lavoratori.
Pertanto, se si sospetta che la discriminazione sia legata a una condizione protetta dalla legge, come l’età o il genere, è importante contattare le autorità competenti.
Come provare discriminazione sul posto di lavoro?
Hai mai pensato a quanto possa essere difficile provare discriminazione sul posto di lavoro?
Provare discriminazione sul posto di lavoro può essere un compito difficile.
Se si notano trattamenti ingiusti o pregiudiziali, è importante documentare ogni interazione sospetta.
Si consiglia di annotare i dettagli della situazione, comprese le date e i nomi delle persone coinvolte. Si può anche documentare i tentativi di richiesta al supervisore o al responsabile delle risorse umane.
Inoltre, è importante avere testimoni che possano confermare le accuse e fornire supporto alle affermazioni. Se tutti questi sforzi non hanno successo, è consigliabile contattare un avvocato esperto in diritto del lavoro per discutere delle opzioni legali.
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