– Non solo i familiari conviventi della vittima di un sinistro stradale possono chiedere all’assicurazione il risarcimento per il decesso di quest’ultima. Anche gli altri parenti, se dimostrano un vincolo affettivo con il deceduto, hanno diritto a un ristoro.

Risarcimento danno biologico morte congiunto

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Non solo i familiari conviventi della vittima di un sinistro stradale possono chiedere all’assicurazione il risarcimento per il decesso di quest’ultima. Anche gli altri parenti, se dimostrano un vincolo affettivo con il deceduto, hanno diritto a un ristoro.

E ciò riguarda sia il «danno non patrimoniale» (quello cioè per la sofferenza conseguente alla perdita della persona amata) che, in alcuni casi,  quello «patrimoniale» (conseguente alla perdita del reddito prodotto dalla vittima). 

Quale prova dovranno fornire i parenti della vittima di un incidente per ottenere il risarcimento? Secondo i giudici è necessario dimostrare due importanti elementi:

  • un effettivo reciproco vincolo di affetto familiare;
  • l’intensità del legame affettivo.

Fornire la prova di tali elementi è assai difficile; perciò la giurisprudenza si accontenta anche di semplici indizi che lascino ritenere e presupporre la sofferenza subìta dalle parti per l’improvviso distacco con il proprio congiunto 

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