Richiesta risarcimento danni morte congiunto

 

– Ci rendiamo conto che la perdita di un congiunto a causa di un sinistro stradale è un momento estremamente doloroso. Non solo i familiari conviventi della vittima possono chiedere all’assicurazione il risarcimento per il decesso di quest’ultima. Anche gli altri parenti, che hanno condiviso un legame affettivo profondo con il loro caro, hanno diritto a un ristoro.

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Questo include sia il “danno non patrimoniale” (cioè il dolore per la perdita della persona amata) sia, in alcuni casi, il “danno patrimoniale” (cioè la perdita del reddito che la vittima portava a casa).

Ti sei mai chiesto quale prova dovranno fornire i parenti della vittima di un incidente per ottenere il risarcimento?

  • un effettivo reciproco vincolo di affetto familiare;
  • l’intensità del legame affettivo.

Fornire la prova di tali elementi è assai difficile; perciò la giurisprudenza si accontenta anche di semplici indizi che lascino ritenere e presupporre la sofferenza subìta dalle parti per l’improvviso distacco con il proprio congiunto.

Ad esempio, Maria, che ha perso suo marito in un incidente stradale, è riuscita a ottenere un risarcimento grazie a lettere di amici e familiari che attestavano il forte legame affettivo tra loro.

Per presentare una richiesta di risarcimento, segui questi passaggi:
1. Raccogliere tutta la documentazione necessaria, inclusi certificati di morte e prove del legame affettivo.
2. Contattare l’assicurazione per avviare la procedura.
3. Compilare il modulo di richiesta e inviarlo insieme alla documentazione.
4. Attendere la risposta dell’assicurazione, che può richiedere da 2 a 6 mesi.

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