– Il danno non patrimoniale risarcibile alla vittima di un sinistro stradale è costituito, oltre che dal danno biologico anche dal danno morale.

Risarcimento danno non patrimoniale

 
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Il danno non patrimoniale risarcibile alla vittima di un sinistro stradale è costituito, oltre che dal danno biologico anche dal danno morale e dal danno esistenziale in presenza di circostanze di fatto che profilino  una specifica e particolare sofferenza interiore patita dalla vittima dell’illecito e/o una sofferenza derivante da un assoluto sconvolgimento delle abitudini di vita del soggetto danneggiato.

Per quello che concerne la questione avente ad oggetto la natura e l’autonoma risarcibilità del danno morale ed esistenziale rispetto a quello biologico, la Corte di Cassazione ha ritenuto che “il giudice deve congiuntamente, ma distintamente, valutare la compiuta fenomenologia della lesione non patrimoniale, e cioè tanto l’aspetto interiore del danno sofferto (cd. danno morale, sub specie del dolore, come in ipotesi della vergogna, della disistima di sé, della paura, ovvero della disperazione) quanto quello dinamico-relazione (destinato a incidere in senso peggiorativo su tutte le relazioni di vita esterne del soggetto)” (Corte Cass., ordinanza 20 agosto 2018, n. 20795).

Risarcimento danni non patrimoniali

Domande frequenti

 
A cosa corrisponde il danno non patrimoniale?
Il danno non patrimoniale rappresenta una forma di risarcimento che mira a compensare le sofferenze morali, fisiche o psicologiche subite dal soggetto danneggiato a seguito di un fatto illecito.

Si tratta di una forma di indennizzo che non riguarda i beni materiali persi o danneggiati, bensì la qualità della vita e la dignità personale.

Il risarcimento del danno non patrimoniale comprende quindi il rimborso di tutte le spese mediche sostenute, i costi della terapia o della riabilitazione, il pagamento di un’indennità per la perdita della capacità lavorativa, nonché il risarcimento delle sofferenze morali e psicologiche sostenute.

Come viene calcolato il danno non patrimoniale?
Il danno non patrimoniale è una forma di risarcimento che è possibile richiedere a seguito di una lesione subita in relazione a determinati fatti.

Si tratta di un danno che non può essere calcolato in termini monetari, come quelli derivanti da un danno patrimoniale, ma deve essere valutato attraverso la sofferenza e l’angoscia subite dalla vittima.

La quantificazione del danno non patrimoniale viene effettuata in base alle circostanze concrete, tenendo presenti vari fattori come l’età, il sesso, la professione e le condizioni generali della vittima.

Il danno può anche essere considerato in relazione all’intensità del trauma subito e alla gravità delle conseguenze psicologiche. La valutazione finale viene effettuata da un giudice sulla base delle prove fornite dalle parti coinvolte e della sentenza emessa in merito al caso.

Come viene risarcito il danno non patrimoniale?
Il danno non patrimoniale è una forma di danno che non può essere valutata in termini monetari ed è quindi difficile da risarcire.

Tuttavia, la legge consente a chi è stato vittima di un danno non patrimoniale di ottenere un risarcimento che tenga conto della sofferenza emotiva e psicologica causata dal danno.

Il risarcimento può includere le spese mediche sostenute per curare eventuali lesioni fisiche, nonché i costi diretti e indiretti sostenuti a causa del danno.

Inoltre, il giudice può anche decidere di riconoscere alcune somme per compensare le sofferenze morali e psicologiche subite a seguito del danno.

Queste somme sono calcolate in relazione alla gravità delle lesioni e all’entità della sofferenza subita. Talvolta il giudice può anche considerare le circostanze personali della vittima, come l’età, il sesso e le condizioni economiche.

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