– Nel diritto penale, la sottrazione di minorenne è relativa alla custodia oppure al trasporto di una persona, di età inferiore agli anni 18.

Sottrazione di minorenni codice penale

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Nel diritto penale, la sottrazione di minorenne è relativa alla custodia oppure al trasporto di una persona, di età inferiore agli anni 18, contro la sua volontà, di solito per mettere quella persona in un luogo nascosto e senza nessuna autorità stabilita da una legge.

Nella realtà attuale, si registra un incremento di rapimenti di minori in seguito a separazioni o divorzi quando uno dei genitori desidera tenere per sé il figlio nonostante quello che ha stabilito l’autorità giudiziaria.

A differenza dei sistemi penali anglosassoni, il reato previsto dagli articoli 573 e 574 del codice penale, sussiste quando l’agente ponga in essere la sottrazione senza il consenso di uno dei due genitori, a meno che il fatto non avvenga allo scopo di tutelare il minore da un’eventuale comportamento pregiudizievole.

Questo accade perché il legislatore italiano considera sempre superiore l’interesse del minore.

I genitori, eventualmente, possono affidare il minore a terzi nell’ambito della cerchia dei parenti oppure custodirlo nella prospettiva di un matrimonio se il minore abbia compiuto il sedicesimo anno e sia stato sentito il proprio parere favorevole al negozio.

La sottrazione si differenzia dal sequestro (art. 605 c.p.) che prevede un’aggravante specifica se compiuto in danno del minore, in particolare attraverso l’utilizzo di violenza o simile, anche da parte del genitore.

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Domande frequenti

Che significa sottrazione di minore?
La sottrazione di minore è un’azione illecita che consiste nell’allontanamento non autorizzato di un bambino o di un adolescente da parte di un adulto, che non ha la responsabilità legale su quest’ultimo.

La sottrazione può avvenire all’interno o fuori dal Paese e può essere intenzionale o involontaria. La sottrazione può comportare gravi conseguenze per la vittima, tra cui un aumento del rischio di abusi, trascuratezza e sfruttamento.

La Legge sulla protezione dei minori contro le sottrazioni illegali, adottata nel 1993, definisce la sottrazione come un reato punibile con pesanti sanzioni penali.

Quando è sottrazione di minore?
Quando si parla di sottrazione di minore, ci riferiamo all’atto di prendere una persona minorenne contro la sua volontà o il parere dei genitori.

Questa pratica è vietata dalla legge e può comportare sanzioni penali, anche in caso di violazione delle norme sull’esercizio della potestà genitoriale.

La sottrazione di minore può essere fatta da un membro della famiglia o da terze parti.

Quando si configura il reato di sottrazione di minore?
In Italia, la sottrazione di minorenni è un reato previsto dall’articolo 375 del codice penale.

Tale norma stabilisce che chiunque, contro la volontà del genitore o di chi ne esercita la potestà o la responsabilità di cura, sottragga un minore di anni sedici o ne impedisca o ritardi il rientro, è punito con la reclusione fino a tre anni.

Inoltre, se tale condotta è compiuta da persone diverse da quelle indicate, si può configurare una pena più grave, cioè la reclusione fino a cinque anni.

Cosa si rischia per sottrazione di minore?
La sottrazione di un minore è un reato previsto e punito dal nostro ordinamento giuridico.

Chi lo commette rischia una pena detentiva fino a cinque anni o una multa fino a 10.000 euro, oltre che alle conseguenze di un procedimento penale.

Ci possono inoltre essere delle aggravanti qualora il reato venga commesso con l’utilizzo di violenza, abusi o sfruttamento.

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