– Con questo termine intendiamo tutti i danni, patrimoniali e non patrimoniali, che derivano dai comportamenti e dalle condotte di un proprio familiare.

Risarcimento danno endofamiliare

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Con il termine danno endofamiliare intendiamo tutti i danni, patrimoniali e non patrimoniali, che derivano dai comportamenti e dalle condotte di un proprio familiare, volontariamente lesive della dignità o di un altro diritto fondamentale della persona, tutelato dalla Costituzione, quale ad esempio il diritto alla salute o il diritto a svolgere il proprio ruolo di genitore o il diritto del bambino alla bigenitorialità, e via dicendo.

Il danno endofamiliare comprende anche tutti quegli illeciti che coinvolgono il rapporto tra genitori e figli, con particolare riferimento alla violazione delle regole sulla bigenitorialità, da cui nasce il fenomeno della privazione genitoriale.

Per le conseguenze dannose derivanti da tali atti illeciti, nelle aule giudiziarie viene spesso accolta la domanda di risarcimento per il danno ricevuto.

Riassumendo il concetto, possiamo considerare il danno endofamiliare come il danno causato da uno o più comportamenti psicologicamente e/o fisicamente lesivi ai danni di un altro membro dello stesso nucleo familiare (coniuge e/o figli, convivente, parte di un’unione civile).

danni endofamiliari

Domande frequenti

Cosa vuol dire endofamiliare?
“Endofamiliare” è un termine usato per descrivere l’impatto di un evento, di una condizione o di una situazione su più generazioni della stessa famiglia.

Può riferirsi a effetti positivi, come una buona educazione, ma anche a quelli negativi, come problemi finanziari o persino motivazionali.

In entrambi i casi, l’endofamiliare significa che gli effetti si estendono oltre la generazione attuale all’interno della stessa famiglia.

Cosa sono i danni Endofamiliari?
I danni endofamiliari sono una forma di danno non patrimoniale che può essere subito da un membro di una famiglia a causa di un’azione o omissione di un altro membro.

Tali danni possono includere dolore, sofferenza emotiva, perdita della stima e della reputazione, e anche lesioni fisiche.

Il diritto italiano prevede che i membri della famiglia possano presentare una richiesta di risarcimento in caso di danni endofamiliari.

Quali caratteristiche ha il danno esistenziale?
Il danno esistenziale è una forma di danno non patrimoniale che consiste in una grave sofferenza psicologica, emotiva o morale subita da un soggetto a causa di un evento o di un comportamento illecito.

Può verificarsi anche a seguito del danno subito da persone a lui legate, come nel caso del danno endofamiliare.

Si tratta di un tipo di pregiudizio che si manifesta come conseguenza diretta della lesione subita da un membro della famiglia e può assumere la forma di disagio psicologico, ansia, perdita di autostima, senso di colpa o depressione.

Come si calcola il danno esistenziale?
Il danno esistenziale, come definito dalla legge italiana, è una forma di risarcimento a seguito di una violazione dei diritti fondamentali della persona.

Si tratta di un riconoscimento all’offesa subita e all’ingiustizia che la vittima ha dovuto sopportare. Il danno esistenziale viene calcolato in base al grado di sofferenza fisica e/o morale, al pregiudizio economico o all’inflizione di un danno morale.

La valutazione del danno esistenziale è basata su diversi criteri, tra i quali la gravità dell’offesa subita e la durata della sofferenza arrecata alla vittima.

La quantificazione del danno esistenziale può variare da caso a caso ed è stabilita dagli organi giurisdizionali.

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