– La legge prevede che l’atto di citazione che dà il via al giudizio civile debba essere notificato anche al proprietario dell’automobile responsabile del sinistro.

Atto di citazione risarcimento danni: paga l’assicurazione?

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Indennizzo diretto e risarcimento – Torna all’indice ^

Nel momento in cui una persona fa un incidente stradale, per ottenere il risarcimento deve rivolgersi alla propria assicurazione.

Questa gli pagherà i danni rivalendosi poi sulla compagnia del responsabile la quale, a sua volta, alzerà la classe di merito al proprio cliente (meccanismo del bonus/malus).


È la cosiddetta procedura dell’indennizzo diretto: in questo modo si evita all’automobilista di rivolgersi a un’assicurazione diversa dalla propria la quale potrebbe far di tutto pur di non pagare o di ritardare la pratica di risarcimento.

L’indennizzo diretto non si applica ai sinistri che vedono coinvolte più di due auto (salvo che la responsabilità sia di una sola).

L’articolo 149 del Codice delle Assicurazioni prevede che, “in caso di incidente tra due veicoli di cui non si è responsabili o di cui si è responsabili solo in parte, in determinate condizioni, il rimborso va richiesto direttamente alla propria compagnia assicurativa anziché a quella del responsabile del sinistro“.

La novità significativa consiste nel consentire al danneggiato di presentare direttamente la richiesta di liquidazione dei danni derivanti dal sinistro alla propria compagnia assicurativa, con cui ha stipulato la polizza relativa al veicolo utilizzato. La compagnia assicurativa provvede quindi ad anticipare il risarcimento per conto dell’impresa di assicurazione responsabile.

Successivamente, viene regolata la questione tra le compagnie assicurative coinvolte: se entrambe le compagnie hanno aderito alla Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto (conosciuta come CARD), l’impresa assicuratrice che ha l’obbligo di liquidare il danno (una volta che il danno è stato liquidato) può recuperare l’importo dalla compagnia assicurativa del veicolo responsabile.

Per riassumere i punti chiave:

  • La norma generale richiede che la richiesta di risarcimento venga inviata alla compagnia assicurativa del veicolo responsabile.
  • Il Decreto Bersani ha introdotto il concetto di “indennizzo o risarcimento diretto” per accelerare il processo di liquidazione dei danni.
  • Secondo l’articolo 149 del Codice delle Assicurazioni, in determinate condizioni, il danneggiato può presentare la richiesta di risarcimento direttamente alla propria compagnia assicurativa anziché a quella del responsabile del sinistro.
  • Le compagnie assicurative coinvolte regolano successivamente la questione, in base alla Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto (CARD).

L’obbligo di citazione del danneggiato – Torna all’indice ^

Come spiegato di recente dalla Cassazione (sent. n 4010/18 del 20.02.2018), il danneggiato ha l’obbligo di convenire in giudizio oltre alla compagnia di assicurazioni, anche il proprietario del veicolo.

La legge prevede infatti che l’atto di citazione che dà il via al giudizio civile debba essere notificato anche al proprietario dell’automobile responsabile del sinistro. Si tratta di una vera e propria chiamata in causa.

Se il conducente dell’auto è un soggetto diverso dal danneggiato, questi non deve necessariamente essere citato in causa, ma può costituirsi ugualmente a suo piacere.

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atto di citazione risarcimento danni

Tipologie di danni risarcibili tramite indennizzo diretto – Torna all’indice ^

Affinché sia possibile richiedere il risarcimento diretto, devono verificarsi determinate condizioni:

  1. Il sinistro deve consistere in un urto tra due veicoli a motore. Sono esclusi i sinistri multipli, i tamponamenti a catena e gli incidenti in cui sono coinvolti veicoli non a motore, come ad esempio una bicicletta.
  2. Entrambi i veicoli devono essere immatricolati in Italia.
  3. Entrambi i veicoli devono essere identificati tramite il modulo di constatazione amichevole e devono essere regolarmente assicurati.
  4. Entrambe le auto coinvolte devono essere coperte da una polizza RCA obbligatoria stipulata con una compagnia operante in Italia.
  5. Entrambe le compagnie assicurative coinvolte devono aver aderito alla Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto (CARD).

Inoltre, ai sensi dell’articolo 139 del Codice delle Assicurazioni, sono risarcibili i seguenti tipi di danni mediante l’indennizzo diretto:

  1. I danni subiti dal veicolo assicurato.
  2. I danni alle cose trasportate appartenenti al proprietario o al conducente.
  3. Le lesioni di lieve entità subite dal conducente.

Nei casi in cui non si possa applicare la procedura dell’indennizzo diretto, è necessario richiedere il risarcimento alla compagnia assicuratrice del veicolo responsabile dell’incidente, seguendo la procedura ordinaria prevista dall’articolo 148 del Codice delle Assicurazioni.

Tuttavia, va precisato che il legislatore ha introdotto l’indennizzo diretto a vantaggio del danneggiato, offrendo anche tempi più rapidi per l’ottenimento del risarcimento. La procedura del risarcimento diretto, tuttavia, è facoltativa, il danneggiato può scegliere se richiedere il risarcimento al proprio assicuratore o all’assicurazione del colpevole.

L’azione diretta per ottenere l’indennizzo diretto rappresenta quindi un’alternativa all’azione tradizionale. Nella pratica, questa procedura è considerata obbligatoria nella fase stragiudiziale, ma facoltativa una volta che si instaura una controversia legale.

La fase stragiudiziale – Torna all’indice ^

La procedura per richiedere un risarcimento diretto alla compagnia assicurativa in caso di danni causati da un incidente stradale prevede alcuni passaggi importanti. Inizialmente, il danneggiato deve rivolgere direttamente la sua richiesta di risarcimento alla sua compagnia assicurativa.

Nella domanda, è necessario fornire le generalità dei conducenti coinvolti, le targhe dei veicoli, le rispettive compagnie assicurative, nonché una descrizione dettagliata delle circostanze e delle modalità di verifica dell’incidente.

È anche importante menzionare se le forze dell’ordine sono state coinvolte e indicare il luogo e i giorni in cui i danni possono essere ispezionati dalla compagnia assicurativa.

Nel caso in cui l’incidente abbia causato lesioni personali, la richiesta di risarcimento deve essere corredata da un certificato medico che attesti le lesioni subite dal danneggiato e, se del caso, eventuali postumi permanenti.

È importante sottolineare che per avviare la procedura di risarcimento diretto non è necessaria la firma o l’accordo dei due automobilisti coinvolti sul modulo della contestazione amichevole. Tuttavia, è consigliabile inviare una copia della richiesta di risarcimento all’impresa assicurativa del veicolo responsabile per conoscenza.

Una volta ricevuta la richiesta di risarcimento diretto, la compagnia di assicurazione ha un periodo di sessanta giorni (ridotto a 30 giorni se il modulo CAI è stato firmato dai conducenti coinvolti nell’incidente, o aumentato a 90 giorni per richieste di risarcimento relative a lesioni) per formulare una congrua e motivata offerta di risarcimento al danneggiato.

Nel caso in cui l’assicurazione non intenda fare un’offerta, deve specificare i motivi di tale decisione.

Se l’assicurazione fa un’offerta di risarcimento e il danneggiato la ritiene soddisfacente, può accettarla. In tal caso, l’assicurazione è tenuta a effettuare il pagamento entro quindici giorni dalla ricezione della comunicazione di accettazione.

Se il danneggiato non accetta l’offerta, ha comunque diritto a ricevere la somma offerta entro quindici giorni, la quale verrà considerata come un acconto nella liquidazione finale del danno.

Nel caso in cui il danneggiato non dia alcuna risposta entro trenta giorni dalla comunicazione dell’offerta, l’assicurazione effettuerà il pagamento della somma offerta.

Il valore del Cid – Torna all’indice ^

La Cassazione, con la stessa sentenza n. 4010/18 del 20.02.2018, ha affermato anche un altro importante principio in tema di risarcimento del danno da incidente stradale e compilazione del modulo di constatazione amichevole (cosiddetto Cid o Cai).

Questo vincola le parti solo se da queste firmato.

La firma del conducente, se soggetto diverso dal proprietario, non può vincolare quest’ultimo.

Domande frequenti – Torna all’indice ^

Che differenza c'è tra atto di citazione e ricorso?
La differenza principale tra un atto di citazione e un ricorso è che l’atto di citazione è un passo obbligatorio prima di presentare un ricorso. L’atto di citazione, noto anche come inizio della causa, è un documento legale che serve ad informare il presunto responsabile del danno che sta per essere citato in giudizio. L’atto di citazione contiene tutte le informazioni relative alla causa, come le ragioni per cui si sta citando la persona in giudizio e i dettagli del danno subito.

Un ricorso è un documento presentato al tribunale richiedendo o richiedendo la conferma o la revisione di una precedente decisione giudiziale. Un ricorso può essere presentato dopo che l’atto di citazione è stato consegnato, e può contenere argomentazioni legali aggiuntive o richieste alternative rispetto alla causa originale. Il ricorso può anche richiedere a un tribunale superiore di rivedere la decisione presa da un tribunale inferiore.

Chi fa l'atto di citazione?
L’atto di citazione per un risarcimento danni può essere instaurato da chiunque ritenga di aver subito un danno, o da una persona esterna che rappresenti il titolare del diritto. La citazione deve essere inviata al debitore presso la sua residenza o presso la sede della propria attività, ed è necessario attenersi alle modalità previste dal codice di procedura civile italiano. Il documento deve contenere l’indicazione del luogo e della data in cui è stato redatto, nonché l’identità del mittente e del destinatario
Chi notifica l'atto di citazione?
L’atto di citazione per il risarcimento dei danni deve essere notificato al debitore dal creditore, o dal suo legale rappresentante, a mezzo del servizio postale con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il debitore deve essere informato in modo chiaro circa la natura e le ragioni dell’azione intrapresa, nonché circa la possibilità di presentare una difesa scritta o di comparire in tribunale. Il termine entro il quale è necessario rispondere all’atto di citazione è indicato nella stessa comunicazione ed è generalmente un periodo compreso tra i 10 e i 30 giorni.
Chi citare in caso di sinistro stradale?
In caso di sinistro stradale, il danneggiato può procedere ad un atto di citazione per ottenere il risarcimento dei danni subiti. Tale atto di citazione deve essere intestato alla persona responsabile del sinistro, che può essere il conducente, il proprietario della vettura o l’assicurazione. La documentazione allegata all’atto di citazione dovrà contenere le prove del sinistro, quali la relazione dei Carabinieri o la denuncia presentata al Pronto Soccorso.
Come provare il danno morale e avere diritto al risarcimento?
L’atto di citazione per ottenere un risarcimento danni può essere presentato in tribunale quando si è subito un danno ingiusto. Per fare ciò, è necessario che il danneggiato dimostri di aver subito un danno reale e di avere diritto ad un risarcimento.

Un danno morale può essere definito come l’offesa alla dignità personale, alla reputazione e al buon nome di un individuo che ha subito un’ingiuria o una violazione dei propri diritti. Per ottenere il giusto risarcimento, è necessario provare la realtà del danno subito, sia attraverso la testimonianza diretta, sia mediante documentazione scritta.

La testimonianza diretta può essere fornita da persone che hanno assistito agli eventi e possono confermare la veridicità della situazione. Inoltre, è possibile produrre documentazione scritta quali lettere, fatture, scontrini ed email che dimostrano l’esistenza del danno.

Assistenza legale alle Imprese

Informazioni sull'Autore

Avv. Antonio Polenzani

Ha maturato particolare esperienza, conseguendo importanti risultati tanto in sede giudiziale quanto in sede stragiudiziale, nel settore del Risarcimento Danni Sinistro Stradale, tutelando gli interessi del cliente e cercando di ottenere il giusto risarcimento in funzione dei danni realmente subiti.

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